Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica complessa e, se non adeguatamente curato, rischia di diventare molto invalidante determinando un disagio clinicamente significativo e una compromissione del funzionamento personale, sociale, lavorativo e/o scolastico.
La caratteristica principale del disturbo bipolare è l’alternanza di stati d’umore opposti nel corso del tempo: fasi depressive e fasi ipomaniacali o maniacali si alternano, infatti, nel corso della vita dell’individuo.
Si può parlare di disturbo bipolare di tipo I o di disturbo bipolare di tipo II.
Per parlare di disturbo bipolare di tipo I è sufficiente la presenza di almeno un episodio maniacale; l’eventuale presenza di episodi depressivi o ipomaniacali, nonostante non sia necessaria per la diagnosi, è altamente probabile.
Per parlare di disturbo bipolare di tipo II è necessario almeno un episodio di depressione maggiore (recente o passato) e almeno un episodio ipomaniacale (recente o passato). Il disturbo depressivo deve durare almeno due settimane mentre l’episodio ipomaniacale almeno 4 giorni. La presenza anche solo di un episodio maniacale preclude la diagnosi di disturbo bipolare II e definisce la diagnosi di disturbo bipolare I.
Tuttavia credo sia importante sottolineare che l’instabilità del tono dell’umore, tipica del disturbo bipolare appunto, può riscontrarsi anche in altri disturbi di personalità, ad esempio nel disturbo borderline.
La diagnosi è pertanto molto delicata e non basta riscontrare l’alternanza di fasi umorali per essere certi che si tratti di vero e proprio disturbo bipolare: esso deve essere diagnosticato da un professionista.
Quali sono i sintomi?
Innanzitutto vorrei sottolineare che a volte, nel disturbo bipolare, la transizione da una fase all’altra, è rapida e immediata; altre volte, invece, è intervallata da un periodo in cui l’umore è stabile.
Durante la fase depressiva i sintomi sono quelli tipici del disturbo depressivo:
- Tono dell’umore estremamente basso.
- Importante riduzione degli interessi o delle attività o del piacere che in passato si provava. quando si facevano quelle stesse attività.
- Perdita o aumento del peso corporeo o dell’appetito.
- Aumento o riduzione del sonno.
- Agitazione motoria o rallentamento motorio.
- Affaticamento e perdita di energia.
- Sentimenti di inadeguatezza, di colpa e/o perdita dell’autostima.
- Incapacità di concentrarsi e di prendere decisioni.
- Pensieri di morte o suicidio.
Durante la fase maniacale, invece, i sintomi che si presentano sono i seguenti:
- Aumento dell’autostima o sentimenti di grandiosità.
- Senso di onnipotenza o aumento eccessivo di una visione ottimistica della vita.
- Ridotto bisogno di sonno: l’energia provata è talmente tanta che il bisogno di dormire viene meno.
- Aumentata produzione verbale.
- Facilità con cui si cambia opinione anche se la persona non si accorge di questo.
- Facile distraibilità.
- Aumento delle attività e/o aumento del coinvolgimento in attività che possono essere pericolose senza che venga valutata alcuna conseguenza.
- Agitazione mentale o fisica.
Durante la fase ipomaniacale si prova un umore disforico caratterizzato principalmente da un senso costante di rabbia e di ingiustizia subita; tutto questo si traduce in irritabilità e intolleranza e, spesso, in aggressività perché la persona arriva a non valutare correttamente le conseguenze dei suoi comportamenti.
Come può essere curato?
Per curare il disturbo bipolare è necessario che psichiatra e psicoterapeuta parlino tra di loro: da una parte la somministrazione di farmaci è fondamentale; dall’altra parte è necessario anche l’avvio di una psicoterapia.
Attraverso un percorso di terapia si lavora per aiutare la persona a seguire la terapia farmacologica e a non interromperla o modificarla a proprio piacimento; si è osservato, purtroppo, che quando non vengono aiutate le persone tendono a dimenticare di assumere la terapia o a bloccarla definitivamente. Tramite la terapia si cerca quindi di mantenere alta la motivazione della persona. Un altro obbiettivo utile attraverso la terapia è quello di aiutare la persona a riconoscere rapidamente i sintomi iniziali che poi portano alle diverse fasi in modo tale da sapere come comportarsi e come impedire il precipitare della situazione.
Attraverso la parola si insegna a discutere al fine di modificare, seppur lentamente, i propri stili di pensiero irrazionali e disfunzionali; si insegnano strategie che possono essere efficaci per affrontare le difficoltà quotidiane, come gestire la propria rabbia, o migliorare le proprie abilità comunicative.
Infine la terapia serve soprattutto durante la fase depressiva per supportare la persona nei momenti di caduta che ha.
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